Siamo arrivati a un punto di svolta per la stagione societaria delle quotate americane, con 2014 su 3082 che hanno annunciato i dati semestrali, si nota una solida tenuta in aggregato per le quotate con una decisa crescita dei ricavi e un consolidamento dei profitti. La percentuale di sorpresa sul fatturato è oltre il 5%, più alta del primo trimestre, invece quella per gli utili di solo il 3,5%, sotto gli ultimi trimestri. In generale la crescita degli utili per azioni è pari a circa il 5%, anche se si toglie il settore energetico si arriva a un misero +2%. I fatturati in media sono cresciuti di circa il 13%, dato molto oltre le attese degli analisti. Tirando le somme, la tragedia sugli utili che diversi vedevano nelle scorse settimane, non si è materializzata, anzi diversi settori sono stati in grado di aumentare i prezzi dei propri prodotti e servizi, diminuendo le pressioni sui margini. Nelle conferenze con gli analisti, come c’era da aspettarsi, sono aumentati le domande sulla recessione, con una forte attenzione verso l’andamento dei prossimi due trimestri; visti più complicati ( dopo aver sbagliato le stime per il secondo trimestre, gli analisti si sono portati avanti tagliando le aspettative per gli utili dei prossimi due trimestri). Perfino in Europa, in generale i dati che stanno uscendo sono molto buoni, con il comparto industriale e bancario, che evidenziano una decisa resistenza ai venti contrari dell’economia. Da segnalare il discreto comportamento dei titoli, al rilascio dei dati, si sono visti molte reazioni positive, nonostante alcune volte i dati non fossero magnifici. La riduzione della volatilità e un clima molto pessimista, hanno permesso il recupero di diverse azioni che erano in perdita da inizio anno di oltre il 50%. Sulle società europee, il deciso indebolimento dell’euro, ha impattato positivamente su diversi settori, ma non è da sottovalutare il buon andamento di diversi settori, come per esempio l’automotive, che nonostante la difficile situazione nel reperire semiconduttori, ha mostrato una decisa tenuta dei margini con meno unità prodotte.
Riassunto settimanale del 07/08/2022
Riassunto settimanale del 07/08/2022
Riassunto settimanale del 07/08/2022
Siamo arrivati a un punto di svolta per la stagione societaria delle quotate americane, con 2014 su 3082 che hanno annunciato i dati semestrali, si nota una solida tenuta in aggregato per le quotate con una decisa crescita dei ricavi e un consolidamento dei profitti. La percentuale di sorpresa sul fatturato è oltre il 5%, più alta del primo trimestre, invece quella per gli utili di solo il 3,5%, sotto gli ultimi trimestri. In generale la crescita degli utili per azioni è pari a circa il 5%, anche se si toglie il settore energetico si arriva a un misero +2%. I fatturati in media sono cresciuti di circa il 13%, dato molto oltre le attese degli analisti. Tirando le somme, la tragedia sugli utili che diversi vedevano nelle scorse settimane, non si è materializzata, anzi diversi settori sono stati in grado di aumentare i prezzi dei propri prodotti e servizi, diminuendo le pressioni sui margini. Nelle conferenze con gli analisti, come c’era da aspettarsi, sono aumentati le domande sulla recessione, con una forte attenzione verso l’andamento dei prossimi due trimestri; visti più complicati ( dopo aver sbagliato le stime per il secondo trimestre, gli analisti si sono portati avanti tagliando le aspettative per gli utili dei prossimi due trimestri). Perfino in Europa, in generale i dati che stanno uscendo sono molto buoni, con il comparto industriale e bancario, che evidenziano una decisa resistenza ai venti contrari dell’economia. Da segnalare il discreto comportamento dei titoli, al rilascio dei dati, si sono visti molte reazioni positive, nonostante alcune volte i dati non fossero magnifici. La riduzione della volatilità e un clima molto pessimista, hanno permesso il recupero di diverse azioni che erano in perdita da inizio anno di oltre il 50%. Sulle società europee, il deciso indebolimento dell’euro, ha impattato positivamente su diversi settori, ma non è da sottovalutare il buon andamento di diversi settori, come per esempio l’automotive, che nonostante la difficile situazione nel reperire semiconduttori, ha mostrato una decisa tenuta dei margini con meno unità prodotte.