Riassunto settimanale del 26/06/2022
L’ultima settimana è stata caratterizzata da poche notizie rilevanti, questo assieme ad alcuni segnali di rallentamento della crescita e dell’inflazione ha permesso ai listini azionari di effettuare un deciso rimbalzo. Lo S&P 500 ha registrato la seconda migliore settimana del 2022, guadagnando circa il 6%; il Nasdaq ha fato meglio con un rialzo di quasi 7 punti percentuali trainato dai titoli a maggiore capitalizzazione.
Invece, in Europa l’avanzata degli indici azionari è stata più modesta, con l’Euro Stoxx 50 in rialzo del 2,75%. Da evidenziare il fatto che gli indici europei hanno perso meno da inizio dell’anno rispetto a quelli americani, ma si inizia a notare un possibile decoupling tra le due zone con l’Europa vista in difficoltà a causa della forte esposizione verso il gas russo da parte della Germania. Infatti è da ricordare, come dal 2014 la Germania abbia iniziato o portato avanti un processo di avvicinamento verso la Russia e la Cina, ed ora con la guerra in corso, ne potrebbe pagare forti conseguenze sia da un lato economico che sociale. Forse è questo il ragionamento che ha fatto aprire una forte posizione allo scoperto (lo short-selling è una tipologia di operazione finanziaria che scommette su una diminuzione del prezzo di un’attività finanziaria) contro diversi titoli europei per circa 10 miliardi da parte del più grande fondo speculativo mondiale; BridgeWater Associates.
Il significativo calo delle materie prime, le quali in media sono arrivate a perdere circa un 15% dai massimi (vedi il grafico dell’indice delle materie prime di Bloomberg sotto), ha rafforzato l’idea di una elevata diminuzione della crescita globale.
Oltre al calo delle materie prime, le quali sono collegabili con facilità al forte aumento dei prezzi al consumo, anche il mercato obbligazionario ha visto una settimana di deciso recupero con i tassi d’interesse in America che sono tornati sul livello chiave del 3%, dopo aver toccato l’area del 3,5%. Un ulteriore indicazione sul possibile ritorno della tesi deflazionistica, è stato il convinto movimento sulle aspettative dell’inflazione, tornate sotto il picco del 3%, Infatti nel grafico sottostante viene fatto un confronto tra le aspettative inflazionistiche a 10 anni e a 5 anni in Germania e in Usa, come si vede dopo il forte aumento dei primi mesi del 2022, le ultime settimane hanno visto una tendenza di consolidamento verso il basso.
Perché sono cosi importanti? Le aspettative forniscono un’ipotesi sui tassi reali futuri, i quali vanno poi a pesare sulle valutazioni di ogni tipologia di attività finanziaria.
Angolo Macro
Come già scritto, la settimana era abbastanza scarica di dati; in Europa i Composite Purchasing manager index, o PMI, sono usciti in generale sotto le aspettative, cosi come l’indagine IFO sulla fiducia delle società tedesche.
Negli USA, da sottolineare i dati dell’Università del Michigan, nei quali si vede un forte rallentamento dell’espansione economica, unita a una diminuzione dell’inflazione futura vista a +3,1% rispetto al +3,3% atteso. Da ricordare come questo dato sia stato citato da Powell, nell’ultima conferenza della Fed, come una delle motivazioni rispetto alla scelta di alzare i Fed Funds di 75 punti base.
Dati societari
Grafico della settimana
Con la fine della prossima settimana, in cui potremmo vedere altre sedute positive a causa di flussi in entrata per ribilanciare i portafogli degli investitori istituzionali, il mercato americano potrebbe terminare il semestre con il peggior rendimento annuale dal 1970.
Italia
Il mercato italiano, nonostante l’anno difficile offre qualche segnale di positività, in settimana è stata confermata la quotazione di De Nora il prossimo 29 Giugno. La società operante nelle tecnologie per lo sviluppo dell’idrogeno verde avrà una capitalizzazione tra 2,7 e 3,2 miliardi di euro. L’ultimo bilancio ha visto una forte crescita di tutti i componenti, con ricavi passati da 500 a 615 milioni di euro ed un utile netto da 32 a 66 milioni di euro. L’Ebitda è pari a 129 milioni con un margine del 19% rispetto al fatturato. Sarà una delle IPO, più importanti per la borsa italiana nel 2022 e rappresenta una nuova eccellenza che andrà a rinvigorire le poche quotate italiane.
Arrivederci alla prossima newsletter!
Filippo Pasini
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Il presente documento è stato redatto unicamente a scopo informativo e non rappresenta pertanto né un’offerta né un invito, da parte o per conto di Filippo Pasini, ad acquistare o vendere un determinato titolo o strumenti finanziari collegati o a porre in essere eventuali strategie di trading in un determinato ordinamento giuridico.