Riassunto settimanale 31/03/2024
Finisce il primo trimestre
Termina il primo trimestre del 2024, con ottimi risultati per i mercati azionari globali, trainati dai buoni dati economici e dalle previsioni di utili aziendali in decisa crescita per il 2024 e il 2025. Anche in Europa, i maggiori indici hanno toccato nuovi livelli storici, con Piazza Affari, sostenuta dai titoli bancari segna quasi un +15%. Le obbligazioni sovrane, nel trimestre sono state poco mosso, con le parti a lungo termine, che hanno assistito a un incremento del rendimento.
Molte forti le materie prime, con l’oro sopra i 2200 dollari e il Bitcoin che ha registrato nuovi massimi storici sopra a 70 mila dollari, dopo che aveva toccato i 18 mila dollari nel 2022.
Germania vs USA
La forza dell’economia americana rispetto a quella tedesca è ben spiegata dal grafico di sopra, in cui si notano le previsioni per la crescita per il 2024. Ricordando che nel 2023, tutti davano sicura una recessione americana, confermando la insensatezza di fare previsioni sul futuro.
Le previsioni possono dirti molto sul meteorologo; non ti dicono nulla del futuro. Warren Buffett
Sulla Germania, come scritto da tanto tempo su queste pagine, sussiste la fine di un modello economico, dopo l’uscita di scena della Merkel e della guerra in Ucraina. Vedremo come il paese risponderà a un’economia, costretta a ristrutturarsi, in modo da conservare la propria preponderanza economica nel manifatturiero.
L’inflazione rimane
L’inflazione, vista dagli osservatori, in declino per il 2024 e nelle vicinanza del 2% nel 2025: rimane tra il 3% e il 4% a livello globale. Cosi come i tagli dei tassi, che dovevano essere innumerevoli, rimangono per ora soli miraggi di narrazioni economiche. D’altronde non è neppure un male, se gli economisti avessero studiato la storia saprebbero che i tassi odierni sono di diversi punti base sotto la media storica. In secondo luogo, tassi costanti con un’inflazione un po’ più elevata è la medicina da prendere per l’enormità del debito creato dagli stati dopo pandemia e guerra.
Solo negli USA, ogni 100 giorni il debito aumenta di 100 miliardi e il deficit è visto al -6% anche nel 2024, dopo il -7% del 2023. D’altronde le elezioni si avvicinano e da Biden che promette l’annullamento dei debiti universitari a Trump, pronto a una nuova forte riduzione fiscale, il debito pubblico non potrà che aumentare vertiginosamente.
Sarà interessante, vedere i movimenti nel secondo trimestre, personalmente rimango molto prudente, visto i bassi livelli di volatilità e la grande euforia su alcuni settori e società. Un esempio del momento di forte fiducia, è per esempio l’entrata in borsa in settimana, di DJT, l’azienda di cui Trump è il maggior socio con il 60% delle quote, proprietaria di un social chiamato Truth Social. La società capitalizza 7 miliardi di dollari, con 5 milioni di ricavi nei primi nove mesi del 2023. Probabilmente se il momento di euforia. permane potremmo vederla anche a 100 dollari per azioni, di sicuro trascorsi i 60 giorni in cui finisce il lock-up delle azioni il titolo tornerà a livelli infimi.
Non a caso diversi investitori di lungo corso, stanno implementando una strategia ribassista sul titolo attraverso opzioni, le quali hanno una volatilità altissima, visto la velocità dei movimenti di prezzo del titolo.