Riassunto settimanale 10/03/2024
Da Magnifiche 7 a Magnifiche 4
Le 7 società, che hanno guidato il forte rally degli ultimi mesi, vedono un diverso comportamento da inizio anno. Tesla ed Apple, sono le peggiori; il produttore di auto elettriche è sfidato dall’entrata in Europa dei produttori cinesi, l’azienda di Cupertino sconta la minor esposizione verso il tema dell’intelligenza artificiale e le vendite sotto le attese in Cina dei suoi prodotti di punta. Google, invece paga il ritardo sugli investimenti nell’intelligenza artificiale e una sentiment meno costruttivo del mercato. I veri vincitori sono invece: NVDA, che da inizio anno ha accresciuto la propria capitalizzazione di 1000 miliardi e META, tornata ad essere amata dagli investitori, dopo i buoni dati con l’annuncio di un dividendo e di un piano di acquisto di azioni proprie. MSFT, rimane la più avanti nella rivoluzione dell’IA, grazie all’accordo storico con OpenAI ed Amazon continua a guadagnare trazione nei suoi mercati principali. A livello di valutazione metto sotto il multiplo Capitalizzazione di mercato rispetto al fatturato, e come si è sviluppato negli ultimi anni.
In arrivo nuova massa monetaria ?
La settimana è stata contraddistinta da alcuni movimenti, che fanno intravedere la possibilità di un nuovo round di massa monetaria, da parte della Fed. Nel concreto il forte movimento di oro, Bitcoin ed dollaro, potrebbe riflettere un tentativo di alleggerimento del processo di restrizione monetaria.
In coincidenza anche delle ritrovate difficoltà delle banche regionali americane, con il salvataggio mascherato di NYCB nella settimana e l’avvicinamento al 11 di Marzo, giorno in cui scadono le linea di credito speciali sulle banche regionali americane, messe in campo lo scorso anno dalla Fed. Osserveremo gli sviluppi, di questi nuovi trend sui prezzi; di sicuro l’oro beneficia degli acquisti da parte delle banche centrali dei paesi emergenti, i quali stanno diversificando le proprie riserve dal dollaro.
La BCE in grande attesa
Non ci sono state sorprese dalla BCE, continua la pausa sui tassi aspettando dati più consistenti su inflazione e crescita. Le nuove stime hanno mostrato una discesa dell’inflazione per il 2025 al 2%. La crescita è vista rafforzarsi nel 2025, dopo un 2024 ancora difficile e complicato per la zona Euro. Dopo i dati sui salari, che arriveranno ad Aprile la BCE, potrebbe iniziare ad effettuare il primo taglio a Giugno, anche se tutto sarà collegato ai dati economici. L’inflazione è su una traiettoria discendente, ma la componente dei servizi rimane sopra il 3%. Il sistema bancario rimane solido, nonostante ci siano alcuni istituti esposti all’immobiliare commerciale, con rischi che rimangono contenuti, ma da monitorare con attenzione. In generale non è cambiato molto dalle ultime dichiarazioni dei membri della BCE, l’unica novità è stata la conferma che non ci saranno ulteriori rialzi dei tassi. Da considerare come il clico economico europeo è visto divergere da quello americano, il quale, come evidenzia il grafico sottostante rimane maggiormente forte, con una crescita economica stimata sopra al 2% per il 2024.
Attenzione al Giappone
I dati sull’inflazione giapponese uniti agli aumenti salariali, annunciati da alcune rilevanti industrie nipponiche hanno rianimato lo Yen, che ha recuperato un po’ della debolezza delle ultime settimane.
Il Giappone è ancora l’unico paese con una politica monetaria ultra-espansiva, ma questa tendenza potrebbe a breve terminare. Se la dinamica salariale continuerà verso l’alto è probabile che già ad Aprile potremmo assistere a un cambiamento sui tassi. Il mercato azionario, il quale ha beneficiato della moneta debole potrebbe reagire negativamente, cosi come i rendimenti sui titoli americani, in quanto le istituzioni finanziarie giapponese, negli anni hanno comprato quantitativi vasti di titoli di stato americani.
Le elezioni americane nel vivo
Con la vittoria schiacciante nel Super - Martedi di Trump, diventa sempre più inevitabile la rivincita del 2020 contro Biden. Gli ultimi sondaggi danno in leggero vantaggio Trump, ma probabilmente la situazione più ci avvicineremo a Novembre, diventerà imprevedibile. Personalmente ritengo ancora possibile uno scenario a sorpresa, con un candidato nuovo, a sostituzione o di Biden o di Trump. Nel campo repubblicano, Trump ha stravinto, ma un bel 20% dei repubblicani, non sono per nulla entusiasti di un nuovo mandato e probabilmente una coorte importante potrebbe preferire non andare a votare. Sul fronte di Biden, i giovani e le minoranze sembrano aver perso fiducia nel presidente, sia per l’età che per la gestione problematica del Medio Oriente, molte delle università americane sono vicine a Gaza.
Mercato del lavoro americano
Gli occupati crescono a Febbraio più delle attese, anche se sono stati a rivisti al ribasso gli ultimi due report, cosi facendo si è notato un aumento di due decimali del tasso di disoccupazione. Il grado di partecipazione rimane invariato al 62,5% mese su mese con le paghe orarie in rialzo del +4,3%. In generale i dati aggiungono poco al momento difficile da interpretare del mercato del lavoro, in cui sotto la superficie positiva e luccicante, si iniziano a rilevare segnali poco edificanti.
La Cina mira al 5% di crescita economica nel 2024
Il Premier cinese Li Qiang ha presentato un piano ambizioso per il 2024, puntando a una crescita economica del 5%. Tuttavia, il Paese si trova di fronte a sfide significative, tra cui il rallentamento del settore immobiliare e una fiducia degli investitori vacillante. Per affrontare questi problemi, il governo ha stabilito un obiettivo di deficit di bilancio del 3% del PIL e ha annunciato l'emissione di 1 trilione di renminbi in titoli speciali a lungo termine. Nonostante le previsioni ottimistiche del Premier, gli analisti avvertono che raggiungere l'obiettivo potrebbe essere più difficile rispetto al 2023, quando la crescita economica era stata favorita da un effetto base basso post-pandemia. Le previsioni ottimistiche di Li per il 2024 includono la creazione di oltre 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani, un tasso di disoccupazione previsto al 5,5% e un'inflazione intorno al 3%. Tuttavia, il Paese deve affrontare anche il problema della deflazione, con i prezzi al consumo che sono scesi al tasso annuo più veloce degli ultimi 15 anni nel mese di gennaio. Gli analisti avvertono che raggiungere l'obiettivo del 5% nel 2024 sarà più difficile rispetto al 2023, quando la crescita economica è stata favorita da un effetto base basso post-pandemia. Il governo cinese dovrà adottare misure efficaci per affrontare le sfide attuali e garantire una crescita economica stabile nel corso dell'anno
Il polso del mercato
E’ importante capire il polso del mercato; in queste ultime settimane vediamo sicuramente una dose importante di confidenza, con a mio parere alcuni eccessi su alcuni settori. Sopra ho messo un bel grafico in cui si nota come la convinzione rialzista sulle borse sia arrivata vicina ai massimi effettuati prima della pandemia. La prossima settimana, con le scadenze tecniche, potremmo assistere a una ripresa della volatilità, visto che ci sarà anche il dato sull’inflazione americana, come principale evento macroeconomico.