Riassunto settimanale 07/11/2021
“There is only one way to happiness and that is to cease worrying about things which are beyond the power or our will. ” ― Epictetus
Ottimi rendimenti per i mercati azionari, nelle ultime due settimane; in particolare i listini americani hanno fatto segnare nuovi massimi storici, seguiti anche dagli indici europei.
La positiva stagione societaria e le rassicurazioni sull’evoluzione dell’inflazione data dai banchieri centrali agli operatori, assieme alla diminuzione dei tassi d’interesse avvenuta nel finale di settimana; sono stati i principali catalizzatori, che possono esplicare in parte l’andamento dell’azionario globale. Da segnalare come il brutto anatroccolo dell’anno, rimane il mercato cinese, il quale sui timori di una crisi immobiliare e la recrudescenza del virus permane su livelli di sofferenza.
Italia
Le discrete trimestrali e un periodo di forte positività hanno fatto fare un decente salto rialzista alla borsa italiana, la quale è vicina ai massimi toccati nel 2008. Da segnalare, come i buoni dati delle banche italiane siano un segnale evidente del ritorno di uno scenario di crescita, il quale potrebbe essere sopra il 6% atteso dal governo per il 2021. Anche i campioni del settore manifatturiero ed industriale stanno confermando la forte ripresa della redditività, con il trend dell’esportazioni, già sopra i livelli del 2019. Anche le operazioni straordinarie, stanno guadagnando trazione, con il settore immobiliare in forte spolvero, grazie a diverse transazioni effettuate da fondi istituzionali stranieri.
Covid
L0inizio di una quarta ondata di casi è molto probabile, visto anche l’arrivo della stagione invernale. Nei paesi del centro- nord Europa i casi continuano a salire, anche se il numero di morti per ora è minore.
Saranno da monitorare con attenzione gli impatti sull’economia europea; già i mercati stanno scontando uno scenario di rallentamento per la parte finale del 2021. Inoltre i dati sul settore dei servizi rimangono un po’ deboli, nonostante il recupero dei dati sulla mobilità all’interno dei maggiori paesi europei.
Banche Centrali
Le riunioni della Fed e della BOE hanno riservato alcune sorprese positive, anche se hanno confermato la visione cauta sull’inflazione.
La Fed ha iniziato a diminuire di 15 miliardi mensili gli acquisti di titoli di stato e MBS, iniziati dall’inizio della pandemia. Inoltre è stata confermata la forte prudenza, che era già emersa, riguardo il primo rialzo del tasso di sconto, visto dal mercato a finale del prossimo anno. Invece la BOE, ha sorpreso positivamente il mercato, non alzando i tassi, mentre il mercato scontava quel tipo di scenario. Di conseguenza, la sterlina si è svalutata di un punto e mezzo percentuale nella settimana. Vedremo nelle prossimi riunioni, se qualcosa di diverso riguardo i tassi emergerà, anche se è probabile che se ne riparlerà il prossimo anno.
La Bce nella settimana ha continuato ad affermare la sua volontà di non alzare i tassi per il prossimo anno; addirittura diversi membri hanno emesso diverse dichiarazioni riguardanti la non efficacia di un rialzo dei tassi in uno scenario di incertezza economica, come quello in cui si assiste in Europa. Intanto la stampa più incattivita tedesca ha attaccato la Lagarde, accusandola di non tener conto degli effetti nefasti di prezzi in salita verso consumatori e risparmiatori.
Dati mercato lavoro USA
Il mercato del lavoro americano continua a mostrare una forte tendenza positiva, con incrementi rilevanti di posti di lavoro e un tasso di occupazione tornato sotto la soglia del 5%. In questo ultimo report , novità importanti sono emerse sui settori del turismo e dell’educazione, anche se rimangono in piedi la scarsità di trovare lavoratori nel settore della ristorazione.
Inflazione
Grafico molto interessante sul tema Inflazione globale; si vede la forte salita dell’anno in corso, con un picco che non si vedeva da diversi anni. Assieme al grafico sottostante, ci permette di fare una riflessione sul possibile andamento dei prezzi futuri.
TESLA
Con la capitalizzazione di mercato arrivata sopra i 1000 miliardi, la società produttrice di auto elettrica è arrivata a valere come tutto il settore energetico.